Assunzioni insegnanti di religione cattolica A.S.2025/2026:  sono disponibili 6.022 posti

L’8 luglio si è tenuto un incontro tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM) e le Organizzazioni Sindacali per una informativa sul Decreto Ministeriale relativo alle assunzioni degli Insegnanti di Religione Cattolica (IRC) per l’anno scolastico 2025/2026.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha illustrato i contenuti del Decreto Ministeriale per l’assunzione a tempo indeterminato di 6.022 insegnanti di Religione Cattolica, nei limiti dei posti vacanti e disponibili (8.050).
Il contingente deriva dai 6.428 posti banditi complessivamente (1.928 per il concorso ordinario e 4.500 per la procedura straordinaria), al netto delle 406 assunzioni già effettuate nel 2024/2025.

Per l’anno scolastico 2025/2026  le immissioni in ruolo riguarderanno i vincitori del concorso straordinario. Il Ministero ha tuttavia chiarito che nei prossimi anni sarà garantita una distribuzione equilibrata tra procedura ordinaria e straordinaria secondo quanto previsto dal Decreto Ministeriale.
La Uil  Scuola RUA, con il proprio Dipartimento Nazionale IRC, ha formulato rilievi e proposte:


Gestione contrattuale nel sistema SIDI
: richiesta l’integrazione della funzione per la stipula del contratto a tempo indeterminato e per l’inserimento automatico dell’“assegno ad personam”, necessario a compensare la penalizzazione economica dovuta al contratto in fascia 0.


Trasparenza sulla ripartizione regionale
: sollecitata la pubblicazione  urgente  della  tabella  regionale  dei contingenti, per garantire la massima informazione e trasparenza nella gestione delle assunzioni e per una lettura coerente dei fabbisogni territoriali.

Tempistiche certe: ribadita la necessità che tutte le immissioni in ruolo vengano completate entro il 31 agosto 2025, per assicurare un avvio ordinato dell’anno scolastico


Confronto e monitoraggio: sottolineata l’importanza di coinvolgere le Organizzazioni Sindacali in tutte le fasi attuative del piano assunzionale in un’ottica di trasparenza e rispetto delle aspettative del personale precario. In tal senso, la Uil  ha richiesto un tavolo tecnico specifico  sugli insegnanti di Religione Cattolica volto al monitoraggio e alla verifica dell’intero iter attuativo del decreto.

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