Il 29 aprile presso il MIM si è tenuta l’informativa relativa alla dotazione organica del personale ATA per il triennio 2022/2025.
L’amministrazione, rappresentata dalla dott.ssa Palermo e dalla dott.ssa Calvosa, ha presentato la bozza di decreto interministeriale comprensiva delle relative tabelle che confermano anche per l’anno scolastico 2025/2026, le precedenti dotazioni organiche pari a 196.477 unità.
L’organico dei Funzionari EQ (Elevate qualificazioni) sarà oggetto di successiva informativa. Dall’1° settembre 2025, data di collocamento in quiescenza, inoltre, l’organico degli Assistenti amministrativi si ridurrà di 18 unità – ex CO.CO.CO.
La Uil Scuola RUA, rappresentata da Pasquale Raimondo, ha ribadito alla Amministrazione che l’organico attualmente previsto è da tempo insufficiente.
A questo si aggiungono la mancata attivazione dell’organico PNRR e i tagli di 2.174 collaboratori scolastici introdotti dall’ultima Legge di Bi lancio, con decorrenza dall’anno scolastico 2026/2027.
“Denunciamo da tempo – ha ribadito Pasquale Raimondo – come il sistema di calcolo dell’organico ATA continui a basarsi su una serie di parametri numerici come il numero dei plessi, il numero degli alunni e di quelli con disabilità che risultano insufficienti rispetto alla realtà che vivono le scuole: migliaia di plessi con la presenza di un solo collaboratore scolastico, adempimenti di segreteria, sempre più articolati e complessi che, in tanti casi, vanno ben oltre gli obblighi stabiliti nel Contratto di Lavoro e assistenti tecnici del primo ciclo senza un profilo che ne specifichi i compiti, e che prestano servizio in più scuole contemporaneamente”.
Ed ancora “Non è più rinviabile un cambio del sistema di calcolo che tenga conto della complessità delle scuole e un intervento legislativo che consenta l’autorizzazione di tutti i posti vacanti su cui procedere con le immissioni in ruolo. In sede di incontro abbiamo richiesto anche un incremento sostanziale dell’organico di fatto, al fine di ridurre la condizione emergenziale nella quale continuano a trovarsi le scuole e il personale ATA”.